Buongiorno, come di consueto diamo uno sguardo ai mercati.
MERCATI AZIONARI AMERICA
Negli Stati Uniti, i principali indici azionari hanno chiuso la settimana con il segno meno, con l’S&P 500 e il NASDAQ in calo del -0,5%. Positive invece le small cap, con il Russell 200 in rialzo del +1,1%. La sottoperformance di inizio settimana è attribuibile alle prese di profitto in vista della fine dell’anno, con martedì che ha segnato il quarto giorno consecutivo di calo per l’S&P 500. Nonostante una conclusione di anno in rallentamento, il 2024 ha registrato il secondo anno di guadagni superiori al 20%, portando l’S&P 500 a chiudere il miglior biennio degli ultimi 25 anni. Anche nel primo giorno di negoziazione del nuovo anno, i mercati azionari hanno avuto performance per lo più negative, in parte a causa della revisione al ribasso da parte della Fed di Atlanta della previsione sul PIL USA del quarto trimestre, passato dal 3,1% al 2,6%. Parte della debolezza è stata causata da notizie societarie, come il report di Tesla (-4,9%) sulle consegne del quarto trimestre, che non ha soddisfatto le aspettative, e il calo delle spedizioni di iPhone in Cina, che ha portato Apple a chiudere la settimana in ribasso del -4,8%. I guadagni diffusi di venerdì hanno aiutato gli indici a chiudere sopra ai livelli peggiori della settimana. Molto positivo in particolare il settore tecnologico, con Nvidia in rialzo di oltre cinque punti percentuali, in attesa del discorso del CEO, Jensen Huang, al CES (Consumer Electronics Show), in cui ha poi anticipato l’uscita di un nuovo chip, ancora più potente degli attuali.
MERCATI AZIONARI ASIA
In Asia, è stata una settimana negativa per i mercati azionari, con il Nikkei 225 in ribasso del -1%, l’Hang Seng del -1,6% e lo Shanghai Composite del -5,6%. Sulle azioni cinesi, in particolare, hanno pesato i dati manifatturieri più deboli del previsto, che hanno influenzato negativamente il sentiment degli investitori. Il Caixin Insight Group ha notato che «rimangono pressioni al ribasso prominenti, con una domanda
interna debole e fattori esterni sfavorevoli in aumento»
MERCATI AZIONARI EUROPA.Â
In Europa è stata una settimana mista per i mercati azionari, con l’MSCI Europe in leggero rialzo del +0,2%. Il CAC40 francese (-1%), il DAX tedesco (-0,4%) e il FTSE MIB italiano (-0,1%) hanno registrato cali. Al contrario, il FTSE 100 del Regno Unito (+0,9%) e l’IBEX 35 spagnolo (+1%) hanno chiuso la settimana in rialzo. La Spagna ha pubblicato la prima stima del CPI per dicembre, rivelatasi più alta del previsto e in aumento al 2,8% dal 2,4% del mese precedente. L’aumento del tasso di inflazione spagnolo sembra supportare le argomentazioni dei policymaker più falchi della BCE, che sostengono una riduzione graduale e cauta dei costi di finanziamento. Tuttavia, la Presidente della BCE, C. Lagarde, ha ribadito che l’inflazione è sulla buona strada per raggiungere il target del 2% entro il 2025, suggerendo che i tassi rimangono in una traiettoria discendente.
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FOREX
Sul mercato valutario, l’USD si è apprezzato contro l’EUR (+1,1%) e rispetto ad un paniere più ampio di valute di Paesi sviluppati (+0,9%). Positiva la performance anche nei confronti delle divise dei Paesi emergenti (+1,3%)
COMMODITIES
Sul mercato commodities, l’oro è salito a quota 2.640 USD/oncia (+0,7%). In salita il
prezzo del petrolio (+4,8%) mentre sono risultati in calo i metalli industriali (-2,3%).
Agenda
Vediamo ora i principali avvenimenti della settimana che potrebbero influenzare i mercati:
Mercoledì
Alle 14:30 Gli Stati Uniti rilasceranno le richieste iniziali di disoccupazione e alle 16:30 comunicheranno le scorte di petrolio greggio. Alle 20:00 saranno rilasciati i verbali di riunione del FOMC
Venerdì
Alle 14:30 gli Stati Uniti rilasceranno il tasso di disoccupazione
Martedì 14 Gennaio
Alle 14:30 gli Stati Uniti sono rilasceranno l’PPÂ