I soggetti interessati
Protezione Patrimoniale: ma chi sono, quindi, i soggetti interessati alla protezione del patrimonio?
Gli imprenditori: la responsabilità ed i rischi connessi all’esercizio di un’attività di impresa sono molteplici: coloro che sono titolari di un patrimonio nutrono, pertanto, una legittima aspettativa di vedere tale patrimonio protetto rispetto alle ipotesi che eventuali creditori possano aggredirlo. La protezione patrimoniale dell’imprenditore dal rischio di fallimento o di mala gestione è fondamentale. È importante verificare che siano state attivate strategie finalizzate a distinguere chiaramente il patrimonio societario a rischio imprenditoriale da quello personale e familiare.
I professionisti: sempre più professionisti (avvocati, medici…) sono soggetti a richieste di risarcimento danni e cercano le metodologie più adatte ai fini di tutela del loro patrimonio. In questo caso è essenziale, ai fini della protezione patrimoniale, verificare i limiti di copertura della polizza di RC obbligatoria: massimali, franchigie, scoperti.
I dipendenti: nell’ambito della protezione patrimoniale sono una categoria spesso trascurata. Invece è bene sottolineare che il dipendente è soggetto al rischio di cause risarcimento danni, rischio frequentemente sottostimato. Infatti mentre in caso di responsabilità da colpa lieve il dipendente è “coperto” dal datore di lavoro, in caso di colpa grave rimane esposto al rischio risarcimento del danno.
Le famiglie: sempre più spesso si evidenzia la necessità di strumenti di tutela per i figli, per il coniuge, per eventuali disabili e di strumenti di protezione adatti a gestire patrimoni in situazioni di convivenza tra due persone non sposate. Inoltre le crisi matrimoniali, in aumento negli ultimi anni, sono spesso accompagnate da obblighi reddituali, patrimoniali, previdenziali e successori. Assegno di mantenimento di coniuge e figli, liquidazione una tantum del coniuge, pensione di reversibilità e parziali diritti successori dell’ex coniuge rappresentano un importante ambito di riflessione in relazione al mantenimento dell’integrità del patrimonio.
Le strategie di protezione sono sostanzialmente individuabili nelle seguenti categorie:
ü riservatezza: per impedire l’evidenza della disponibilità personale dei beni allo scopo di impedire l’aggressione di terzi creditori, evitare pressioni sui titolari dei beni, affidare istruzioni per la gestione e l’amministrazione di beni a soggetti professionalmente competenti, (intestazione fiduciaria);
ü segregazione: separare parte del patrimonio del disponente al fine di sottrarlo all’aggressione dei creditori, sottrarlo alla disponibilità di soggetti non sufficientemente autonomi nelle loro decisioni, ottimizzare la fiscalità (trust, polizze vita, fondo patrimoniale);
ü assicurazione: per prevenire i possibili effetti negativi derivanti da eventi che riducono la capacità di reddito della persona o del nucleo familiare o eventi che creano danno patrimoniale (polizze danni, polizze vita);
ü pianificazione: una strategia di pianificazione focalizzata sulla protezione della ricchezza della famiglia consiste nel definire le finalità, gli strumenti e le azioni idonee a difendere il patrimoni o da eventi negativi e da possibili decrementi al valore di patrimonio stesso. La pianificazione interessa gli assetti proprietari definendo la ripartizione della ricchezza tra i vari membri della famiglia ed i principi di trasmissione alle generazioni successive (testamento, polizze vita, donazione, patto di famiglia, atti di destinazione, trust);
ü governance: una strategia di governance di famiglia e di impresa consiste nel definire e nel far rispettare le regole che disciplinano i rapporti tra membri della famiglia ed i rami familiari nella gestione del patrimonio e dell’impresa familiare per conservare, sviluppare e tramandare la ricchezza della famiglia attraverso generazioni (patti di famiglia, atti di destinazione, donazione, trust, polizze vita).