La Protezione Patrimoniale IV

Gli errori comportamentali II

Protezione Patrimoniale: È bene che il consulente chiarisca gli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto del patrimonio del cliente nel tempo. Spesso, infatti, si dà per scontato che i clienti considerino gli effetti dell’inflazione, ma ciò non è sempre vero. Le persone ragionano in base ai valori che osservano, cioè quelli nominali, mentre non sono abituati a ragionare in termini reali. Questa evidenza è nota come illusione monetaria. È fondamentale far comprendere al cliente che l’inflazione diminuisce i potere di acquisto del denaro nel tempo, cioè: con la stessa somma di denaro posseduta oggi, in futuro si potranno acquistare meno cose. Per esempio, con un tasso di inflazione del 3%, 500.000 euro oggi varranno circa la metà in termini reali dopo circa 28 anni. Ciò significa che si potrà acquistare una casa grande la metà.

In un’ottica di pianificazione finanziaria è dunque fondamentale capire che:

ü  un tasso di inflazione così basso come negli ultimi anni non è destinato a durare per sempre;

ü  il valore di quanto pensiamo di disporre in futuro oggi non può sembrare più alto di quanto sarà in realtà, se valutato in termini di potere di acquisto.

Il consulente deve far notare al proprio cliente che, se vuole mantenere il potere di acquisto del proprio denaro, dovrà investire in titoli che gli offriranno almeno il tasso di inflazione. Nel fare ciò, non dovrà trascurare i rischi a cui potrà andare incontro in base allo strumento finanziario scelto. Per esempio un cliente potrebbe voler investire in Titoli di Stato a lunga scadenza per ottenere rendimenti più elevati.

Molti investitori continuano a considerare i Titoli di Stato come privi di rischio. Ma questo non è vero. L’errata percezione del rischio dipende dal fatto che le persone conoscono un solo tipo di rischio: il rischio di credito o rischio emittente. È il rischio legato al fatto che chi ha emesso il titolo (in questo caso lo Stato italiano) possa fallire. Da questo punto di vista, molti investitori pensano di essere la sicuro credendo che lo Stato Italiano non fallirà.

Tuttavia esiste anche il rischio da tasso di interesse che consiste nel fatto che: quando i tassi di mercato risalgono il prezzo dei Titoli di Stato, e delle obbligazioni in generale, scende. Per ogni aumento dell’1% del tasso di interesse, il prezzo dei Btp a 50 anni scende di circa il 27%. In un contesto di tassi bassi, o addirittura negativi, con prospettiva di rialzo dei tassi di interesse, investire in Btp a lunga scadenza è estremamente pericoloso. Alcuni investitori, di fronte alla crescente volatilità e complessità dei mercati finanziari, reagiscono con un atteggiamento di chiusura dettato dalla paura. Questo può portare a non investire, a lasciare i soldi in conto corrente, se non addirittura “sotto il materasso”, pensando che se almeno non si guadagna comunque non si è perso nulla. Purtroppo, questo ragionamento è errato. Non è vero che non si perde: si sta, infatti, perdendo in termine di potere di acquisto.

Un altro rischio è il cosiddetto “rischio di longevità” ossia quello derivante dal fatto che si vivrà in media più a lungo. Vivere più a lungo ovviamente è un’opportunità, ma ciò significa che si avrà bisogno di maggiori disponibilità finanziarie per il futuro, per mantenere lo stesso stile di vita. Spesso i clienti sottovalutano le necessità finanziarie di cui dovranno disporre in futuro. Anche qui, l’iper ottimismo e l’overconfidence portano le persone a non pensare, o quanto meno a sottovalutare, la possibilità di trovarsi in queste circostanze.

Per concludere possiamo dire che spesso ci si focalizza sugli aspetti tecnici, sulle strategie per risolvere determinati problemi o soddisfare particolari esigenze, senza contemplare gli aspetti emotivi e psicologici sottostanti. Anche la migliore strategia ‘sulla carta’ può fallire se non si tiene conto degli aspetti comportamentali ad essa associati. Al contrario, tenendone conto, il consulente può guidare il cliente nel riconoscere i rischi ai quali è esposto il suo patrimonio e a trovare insieme le più efficaci strategie di protezione.

Gianluca Pino

Consulente Finanziario

Come consulente finanziario, ho avuto l’onore di proteggere e pianificare gli investimenti di numerose famiglie italiane per 25 anni, ispirandomi ai valori di un buon padre di famiglia. La mia attività si distingue per l’innovazione, la tecnologia, la qualità del servizio e il valore delle persone.

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Consulente Finanziario a Roma | Private Banker Banca Generali

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Dott.Gianluca Pino | Iscritto all’albo unico dei Consulenti Finanziari sez. I Calabria Delibera n. 11992 del 01/06/1999